Sos Seba, Brandoni bacchetta la Bdm

5 03 2010

 

immagine Jesi “La Banca delle Marche mantenga fede ai suoi impegni e onori la sua vocazione di istituto di credito a servizio del territorio”. Così Giuliano Brandoni, capogruppo di Rifondazione comunista, ieri mattina in consiglio regionale, a proposito della vertenza Seba. “Esprimo la solidarietà mia e di tutto il gruppo di Rifondazione comunista – afferma Brandoni – ai 35 dipendenti della Seba. L’atteggiamento tenuto finora nei loro confronti dalla dirigenza della Bdm non è sicuramente segno di serietà per una banca che, fin dalla sua nascita, ha fatto del proprio legame con il territorio una bandiera. Sappiamo che la Bdm ha tutti i mezzi per risolvere positivamente questa vertenza ed evitare che altre 35 persone, che poi sono 35 famiglie, vadano a incrementare le già drammatiche cifre di lavoratori iscritti nelle liste di disoccupazione e mobilità del centro per l’impiego”. “Stupisce – conclude Brandoni – che istituzioni come il Comune di Jesi e la Regione Marche, in possesso di importanti leve, per esempio la concessione alla Bdm del servizio di tesoreria, non esercitino azioni di ‘moral dissuasion’ come avvenuto in altri casi e con altre imprese”.
Corriere Adriatico (5/3/2010)