SE.BA. dichiara FALLIMENTO

27 11 2015

L’ultimo post pubblicato risale a novembre 2014. Ad un anno di distanza siamo a raccontare l’inevitabile epilogo della vicenda SE.BA.

L’azienda Se.Ba. s.r.l. incapace di far fronte al pagamento del tfr ai dipendenti licenziati ha deciso di dichiarare fallimento. A questo si aggiunge la mancata attivazione del fondo emergenziale per i dipendenti firmatari del verbale di conciliazione. Quindi ad oggi siamo senza lavoro, senza tfr, senza mobilità. E’ interessante fare una rilettura di quanto pubblicato in questo blog, dal primo post datato 1 luglio 2009 ad oggi per capire quanto lo scenario che si prospettava fosse chiaro ad ognuno di noi. E’ interessante rileggere le dichiarazioni dei banchieri, rassicuranti come quelle che si fanno ai malati terminali.E’ bello ricordare le parole del nostro Amministratore Unico,  che ci prometteva non solo il lavoro per noi ma anche per i nostri figli. Che ci parlava di camion pieni di lavoro che viaggiavano in direzione di Se.Ba., camion che nessuno ha mai visto arrivare, ma che tutti abbiamo visto partire, pieni del nostro lavoro, verso altre destinazioni.E’ interessante rileggere le dichiarazioni dei politici che hanno speso  5 minuti del loro preziosissimo tempo per parlare di noi. Per una manciata di voti si può fare lo sforzo. Infine è interessante  riascoltare le voci dei  sindacalisti che chiedevano garanzie occupazionali alle banche. Se solo avessero esteso nell’accordo sottoscritto al momento della vendita, le garanzie occupazionali presenti per i 9 colleghi, che all’epoca furono assorbiti dalle banche, anche ai 26 che rimanevano in Se.Ba., oggi non staremo qui a scrivere. Se, tanti sono i se.  Non ci fu volontà allora di trovare soluzioni che mantenessero l’occupazione, la Se.Ba. fu svenduta. Un ricco regalo di Natale di cui alcuni ancora godono.

E’ passato un anno. Un anno pieno di difficoltà, di curricula inviati ai quali non viene data nessuna risposta, perchè oggi per persone di 50 anni è una impresa ricollocarsi. Oggi siamo al fallimento. E’ la nostra unica speranza. La speranza che si riesca finalmente a fare luce sulla nostra vicenda. Molti secondo noi sono i lati oscuri sui quali speriamo si possa fare finalmente luce. Vogliamo giustizia per noi, per le nostre famiglie, per i nostri figli, per le persone che in questi anni hanno creduto nella Se.Ba. e lavorato per essa per poi essere messi da parte perchè il disegno politico non coincideva con il desiderio di far crescere e sviluppare la società o dare un futuro ai lavoratori.  NOI, non abbiamo ancora perso la speranza.

 





COSA STANNO FACENDO I SINDACATI PER I LAVORATORI DELLA SE.BA?

24 11 2014

Ci piacerebbe sapere cosa stanno  facendo i sindacati  per gli ex lavoratori della Se.Ba.?

Ci piacerebbe sapere se si stanno aprendo tavoli di trattativa con le banche ex socie, se qualcuno di loro ha chiesto a Banca Marche se ci sono ancora delle possibilità per noi.  Oppure il 30 settembre con il nostro licenziamento tutto si è finalmente (per  loro naturalmente) concluso.

Il tempo passa e l’incertezza cresce, il fondo emergenziale che dovrebbe sostenere i lavoratori ancora non si è attivato.  A questo punto vogliamo risposte serie.

 

 

 

 

 

 

 

 





8 11 2014

visura_tkv

accordo_2011

Da un mese i lavoratori della Se.Ba sono a casa senza nessuna prospettiva per il futuro. Ma chi abita a Jesi e si trova a passare per via Guerri avrà notato che lo stabile dove ancora sono attaccati gli striscioni del nostro licenziamento è ancora “abitato”. Sul cancello oltre all’insegna della Se.Ba. è apparsa l’insegna della TKV.

Chi è la TKV Soc. di Cooperativa Sociale?

La Tkv nel 2011, faceva parte del gruppo KGS. Recentemente si è staccata dal gruppo  anche se da una visura del 25/08/2014 ne risulta ancora facente parte con una quota del 14,7%.
L’Amministratore Delegato presente nella visura camerale della TKV (data visura 01/09/2014) è colui che nel 2011 era Direttore Generale del Gruppo KGS. Il suo nome capeggia nell’accordo sindacale siglato il giorno 11 maggio 2011, a seguito della cessione dell’Azienda  tra la Se.Ba., il Gruppo acquirente KGS ed il sindacato.
Ma cosa sta facendo la TKV in via Guerri?

STA PORTANDO AVANTI IL LAVORO APPALTATO DA BANCA MARCHE CHE FINO AL 30/09/2014 VENIVA SVOLTO DAL PERSONALE SE.BA.

PER RIASSUMERE

Luglio 2011 – LE BANCHE PROPRIETARIE VENDONO LA SE.BA. AL GRUPPO KGS
30/09/2014 – KGS CHIUDE LA SE.BA., A CAUSA DEL RECESSO PER GIUSTA CAUSA DEGLI APPALTI DA PARTE DI BANCA MARCHE   E LICENZIA I 26 LAVORATORI.
01/10/2014 – BANCA MARCHE APPALTA IL LAVORO AGLI STESSI PERSONAGGI A CUI AVEVA CEDUTO L’AZIENDA NEL 2011   INCURANTE DELLE 26 PERSONE LICENZIATE.

 

QUESTE INFORMAZIONI CHE OGGI PUBBLICHIAMO NON SONO  A CONOSCENZA SOLO DEGLI EX DIPENDENTI DELLA SE.BA. MA ANCHE DEI SINDACATI E  DI DIVERSI  PERSONAGGI DELLA POLITICA MARCHIGIANA CHE IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI SI SONO RESI DISPONIBILI AD ASCOLTARCI  MA CHE DI FATTO NON HANNO MOSSO UN DITO PER LE 26 FAMIGLIE DELLA SE.BA.

 

 

 

 





3 09 2014

Con il lavoro non si gioca e chi per motivi di denaro, affari, per guadagnare di più toglie il lavoro sappia che toglie la dignità delle persone.

Non prevalga la logica del profitto ma quella della solidarietà e della giustizia. Al centro di ogni questione, anche di quella lavorativa va sempre posta la persona e la sua dignità”.

                                                                                                                                                                  Papa Francesco





LICENZIATI

18 08 2014

Il  30 Settembre sarà l’ultimo giorno di lavoro per i 26 dipendenti della Se.Ba. Il 12 agosto è stato firmato un accordo per la risoluzione del rapporto di lavoro tra la Se.Ba. Srl e i dipendenti.  E’ una fine annunciata e gridata da tutti i dipendenti dal 2011, anno in cui le nostre banche fondatrici BANCA MARCHE – CARIFAC – CARIFERMO hanno deciso di cederci al gruppo KGS di Pesaro. Allora tutti, comprese le organizzazioni sindacali avevano espresso parere favorevole alla cessione dell’azienda, perchè tale cessione era basata su un accordo che doveva garantire il nostro futuro almeno fino al 2016.  Le Banche venditrici avrebbero dovuto in questi anni impegnarsi affinchè la sussistenza della SE.BA.  e dei lavoratori fosse garantita. Il Gruppo KGS avrebbe dovuto lavorare affinchè la società potesse crescere o almeno mantenere il proprio lavoro ed il Sindacato avrebbe dovuto vigilare affinchè gli accordi sottoscritti venissero mantenuti. Ma allora cosa è successo? Chi non ha fatto il proprio dovere in questa situazione? Le Banche che hanno ritirato il loro lavoro molto prima del 2016? L’azienda acquirente che ha gestito la SE.BA.  succhiandone tutte le risorse economiche e privandola di qualsiasi progetto industriale o i sindacati che non hanno fatto nulla per impedire che tutto questo accadesse? 

Una cosa è certa, questa storia non finisce qui………..

 





FABI TV DEL 22/07/2014

23 07 2014




Adieu Caveau!!

29 06 2014

Venerdì 27 giugno gli incaricati di Banca delle Marche sono venuti a ritirare gli ultimi effetti presenti all’interno del nostro caveau. L’ordine di consegnare tali documenti è arrivato tramite una lettera raccomandata dello studio legale romano incaricato di tenere i rapporti con la Se.Ba. a dimostrazione dell’ormai definitiva interruzione di qualsiasi rapporto tra la Se.Ba. e Banca delle Marche.  Sempre venerdì è stato comunicato alle colleghe dell’Amministrazione della Se.Ba. che da mesi svolgono il loro lavoro nei locali della Se.Da. che a breve faranno rientro in sede. Alcune di loro in questo periodo  hanno sostituito il personale amministrativo della Se.Da. dimissionario. Come mai questa decisione? Non è difficile alla luce della comunicazione arrivata alle SaS aziendali  nei giorni scorsi, nella quale si chiede la rescissione del contratto del credito e il disimpegno degli accordi a tutela del personale., e nella quale viene affermata l’impossibilità da parte del gruppo di ricollocare il personale all’interno delle altre aziende del gruppo. Cosa succederà domani?





ONORE AL BRAVO IMPRENDITORE.

24 06 2014

Riceviamo dalla direzione della SE.BA. una lettera indirizzata alle Organizzazioni Sindacali e alle RSA aziendali con oggetto: DISDETTA ACCORDI SINDACALI 11 MAGGIO 2011 – 10 DICEMBRE 2012
Nella missiva si scrive: La Se.Ba. srl presenta da diversi anni una situazione di criticità economica connessa alla perdurante negatività congiunturale. Come spettatori privilegiati dal 2011, anno in cui le nostre lungimiranti ex proprietà bancarie hanno deciso di affidarci al gruppo KGS, abbiamo assistito allo svuotamento dell’azienda in termini di lavori e di risorse economiche. Un esempio? I due magazzini che la Se.Ba. portava in dote sono stati ceduti in cambio di azioni il cui valore è tutto da verificare, alla società Melograno, strettamente legata al gruppo . Da allora la Se.Ba. ha cominciato a corrispondere l’affitto a tale società per un bene che era suo. Vogliamo parlare delle attività commerciali? Nulle. Nessun appalto dal 2011 è entrato in Se.Ba., nessuna rivalsa in questi anni è stata fatta nei confronti delle banche venditrici che si erano impegnate a mantenere i contratti in essere fino al 2016 e a mantenere costanti i fatturati e a verificare trimestralmente la possibilità di dare in appalto nuove attività. Come mai non si è cercato di curare gli interessi di questa societa? Vogliamo parlare dei servizi dati in appalto? Ad esempio il servizio paghe che la società per 23 anni ha sempre fatto internamente, che è stato esternalizzato dietro compenso ad una società del gruppo? Vogliamo parlare del data entry, uscito e mai rientrato in Se.Ba. nonostante in azienda ci fosse del personale non allocato? Vogliamo parlare del sistematico mancato pagamento non solo degli stipendi dei lavoratori, cosa poco rilevante per chi ci gestisce, ma soprattutto di fornitori di servizi strategici per la società, le ultime 2 ingiunzioni di pagamento arrivate ne sono la testimonianza e causa diretta delle successive disdette da parte dei clienti. Si chiamano in causa i dipendenti per lo sciopero senza preavviso. Una domanda sorge spontanea: dove era l’ufficio del personale atto a controllare la  liceità dello sciopero? Questo la dice lunga sulla competenza a riguardo.  Non  ci soffermiano sulla descrizione della situazione economica delle altre aziende del gruppo ma arriviamo alla coda della comunicazione nella quale ci viene comunicato che tutte le obbligazioni assunte da KGS negli accordi sottoscritti al momento della vendita sono per il nostro imprenditore carta straccia e che non intende salvagurdare i livelli occupazionali nè tantomeno l’aria contrattuale. Ricordiamo che non più tardi di dicembre 2013 in questa azienda il nostro imprenditore blaterava di un piano industriale basato sulla  green economy e sulla finanza strutturata. Di finanza abbiamo visto solo quella attualmente presente in SEDA mentre di green solo l’erbaccia che infesta la desolata sede della Se.Ba.

leggi il PDF  documento

 





Articolo su viverejesi del 18/06/2014

18 06 2014

Leggiamo l’articolo su viverejesi in cui le OO.SS di Banca Marche esplicitano le ragioni dello sciopero previsto per la prossima settimana. Non possiamo non notare il riferimento che si fa all’ausilio del personale a tempo determinato e alla stabilizzazione dei precari e notiamo il silenzio assoluto su di noi. Vogliamo ricordare all’opinione pubblica e alle OO.SS interne, regionali e nazionali la situazione dei lavoratori della Se.Ba. che dal 30 marzo, giorno dello sciopero organizzato dalle stesse, non abbiamo più lavoro all’interno dell’azienda e siamo sull’orlo del licenziamento. Siamo stanchi di sentire da mesi ormai, da parte di tutti, ipotesi di soluzioni che non garantiranno nessun futuro ai lavoratori. Vorremmo che la stessa attenzione sempre manifestata nei confronti dei precari venga allargata anche ai dipendenti Se.Ba. , ricordiamo ex controllata di Banca Marche, che per 25 anni hanno portato avanti il lavoro della Banca.

leggi l’articolo
http://www.viverejesi.it/index.php?page=articolo&articolo_id=478570





Il significato della parola DIGNITA’

21 05 2014

Negli ultimi anni numerosi sono stati i personaggi che si sono alternati alla guida della Se.Ba., una parola che è spesso uscita dalle loro labbra è stata DIGNITA’. Oggi dopo quasi 2 mesi trascorsi in un’azienda ormai quasi completamente svuotata siamo a chiederci quale sia la dignità di coloro che ci hanno ridotto in queste condizioni. Siamo ABBANDONATI, in attesa di risposte da parte del nostro Amministratore, della Banca, dei politici che in campagna elettorale hanno speso parole di circostanza per la nostra causa, minacciando in continuazione azioni legali per vedere riconosciuto almeno lo stipendio. La Costituzione afferma che la retribuzione deve essere sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa. DIGNITA’, una parola che anche in questo caso ritorna prepotentemente. Oggi vogliamo dare un segnale forte a tutti, fare vedere quale sia il vero significato della parola DIGNITA’. Sul vocabolario leggiamo: Condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal suo grado, dalle sue intrinseche qualità, dalla sua stessa natura di uomo, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e ch’egli deve a sé stesso. Per questo motivo questa mattina ci siamo organizzati per dare un segnale forte, per il rispetto che abbiamo per questa azienda nella quale abbiamo trascorso 25 anni della nostra vita. Abbiamo deciso di ridargli la dignità che merita almeno esteriormente, ridonandogli quella immagine di azienda SERIA tanto cara ai nostri fondatori di allora, molto meno ai loro eredi.